Vai al contenuto
Dott.ssa Valentina Rodolfi Psicoanalista della relazione

Dott.ssa Valentina Rodolfi Psicoanalista della relazione

  • Articoli
  • Chi sono?
  • Dott.ssa Valentina Rodolfi Psicologa Psicoterapeuta
  • Contatti

Tag: psicoterapeuta

adolescenza · parma · psicoterapia · valentina rodolfi

Cosa può significare andare in terapia secondo Lloyd!

27 luglio 201729 luglio 2017 Valentina RodolfiLascia un commento

adolescenza · cambiamento · parma · psicoanalisi · psicoterapia · valentina rodolfi

Io sono fatto così, non posso cambiare/le persone non possono cambiare/nessuno può cambiare un’altra persona!

15 luglio 201729 luglio 2017 Valentina Rodolfi1 commento
  • Io non posso cambiare, tu non puoi cambiarmi!

Una delle obiezioni che più di frequente vengono mosse ai terapeuti deriva da un certo scetticismo nei confronti della possibilità che le persone possano davvero cambiare: “Io sono fatto così e non posso cambiare, nessuno può cambiarmi, nessuno può cambiare”.

In effetti siamo abituati a pensare a noi stessi e agli altri come a individui dotati di tratti caratteriali specifici e stabili nel tempo. Conosciamo tutti proverbi del tipo “il lupo perde il pelo ma non il vizio” oppure “chi nasce tondo non muore quadrato”, che sottolineano quanto sia credenza comune che le persone in fondo siano destinate a vivere come ostaggi di loro stesse. Ma se quello che siamo non può essere modificato allora non ci aspetta altro che una vita di rassegnazione al nostro dolore…

In realtà basterebbe pensare a un semplice ma innegabile dato di fatto per confutare questo luogo comune e cioè…che siamo esseri VIVENTI. E vivere significa mutare, trasformarsi di giorno in giorno in altro di diverso. Tagliamo o ci facciamo crescere i capelli, invecchiamo, impariamo una nuova lingua o la tabellina del 9, diventiamo genitori, cambiamo lavoro, casa e amici, ci laureiamo, parliamo con la gente, viaggiamo, sogniamo, ci innamoriamo, ingrassiamo, facciamo sesso, ci poniamo delle domande su noi stessi e sul mondo. Non ci si può sottrarre alla vita. Ogni cosa, anche la più infinitesimamente piccola o apparentemente irrilevante esperienza incide su ciò che siamo e sul nostro modo di intendere noi stessi e il mondo.

Ma se tutto questo è vero, se come esseri viventi siamo concepiti come intrinsecamente mutanti, allora perchè a volte abbiamo la sensazione che nulla cambi mai nè in noi stessi nè negli altri? Perchè ci capita di sentirci intrappolati in una vita sempre uguale che non ci soddisfa, in relazioni sempre uguali che ci fanno soffrire, in un dolore antico e mono-tono?

Per provare a sbrogliare la questione è necessario partire da un assunto di base: se da una parte è vero che come esseri viventi siamo in continua e costante trasformazione, dall’altra è altrettanto vero che restiamo sempre noi stessi durante tutto l’arco della nostra vita. Ciò che è inscritto nel dna non è modificabile, non possiamo scegliere i nostri genitori o il nostro sesso, così come non possiamo scegliere tutto ciò che ci verrà consegnato come bagaglio di tradizione al momento della nascita (paese di origine, lingua, estrazione socio culturale, disponibilità economica ecc ecc). Tutto questo ci è stato dato ed è così che siamo venuti al mondo, non l’abbiamo deciso ed è quello che siamo e che saremo finchè saremo in vita. Tutto ciò però non ci rende in qualche modo “predestinati” a una vita scelta per noi da altri (o dal caso) perchè ciò che è in nostro potere sta nelle particolari modalità secondo le quali decideremo come spendere il nostro unico e irripetibile potenziale umano nel mondo.

Potremmo riassumere quanto appena detto con una domanda: “cosa ne stiamo facendo di quello che siamo?”. Se non rispondiamo prima a questo quesito sarà difficile, forse impossibile, comprendere ciò che vogliamo davvero ed innescare un processo trasformativo di noi stessi che sia davvero edificante.

Qui sta il punto: ciò che possiamo cambiare non è tanto “come siamo” ma l’esperienza che facciamo di noi stessi. Se i lunghi capelli si trasformano in dread lock poco importa dal punto di vista meramente estetico, ciò che importa e sarebbe interessante indagare è perchè la ragazza carina e timida del liceo classico tutta spille e cerchietti ora è una giovane donna che frequenta assiduamente i centri sociali in compagnia di un cane. Cos’ha rappresentato questo cambio di look per lei e per chi le sta intorno? Quale messaggio mandano i suoi capelli per il semplice fatto di essere acconciati in un modo invece che in un altro? O l’adolescente mingherlino che d’un tratto dedica ogni sua energia alla palestra e a potenziare il proprio fisico, cosa significa per lui , giovane uomo, quella nuova forza e quel nuovo aspetto?

Tornando a un discorso prettamente psicoterapeutico è esperienza comune (nel paziente quanto nel terapeuta) che in genere il terapeuta venga contattato da qualcuno che soffre tanto per qualche ragione e che più o meno implicitamente si aspetta di scoprire che questa cosa possa essere modificata.

A volte si riferisce il proprio star male a una condizione esterna o a un particolare evento (“sono stato bocciato”, “mio marito mi ha lasciata per un’altra”, “non trovo lavoro” ecc ecc), altre volte lo si riconduce all’interno e quindi a qualche nostra caratteristica (“non riesco mai a interessarmi a niente”, “faccio fatica a stare con gli altri perchè non sono divertente”, “sono sempre triste e demotivato” ecc ecc). Con molta probabilità è un disagio che si avverte su entrambi i livelli.

Comunque sia, quando ci si rivolge a uno psicoterapeuta è perchè si sente che qualcosa non va e si ha la speranza che questo stato possa cambiare in modo per noi vantaggioso.

L’obiezione viene posta a questo punto “ma è davvero possibile che le cose cambino e che questo avvenga -solo parlando- con qualcuno?”. La risposta è SÌ. E questo è possibile proprio per il fatto che la psicoterapia si configura come uno spazio di esperienza di sè. Di esperienza nuova ed estremamente significativa di sè!

La psicoterapia è questo che di fatto si pone come obiettivo, quello di aiutare il paziente ad acquisire una nuova consapevolezza rispetto a ciò che è e a ciò che sta facendo di sè, attraverso l’esperienza che si basa sulla relazione col terapeuta.

Ed è una relazione che ha come fine ultimo una comprensione più piena e libera di sè, dell’altro e del mondo. Perchè è questo ciò che può cambiare e che può fare una significativa differenza cioè il modo in cui si guarda a sè e alle cose del mondo.

E’ un processo talvolta difficile e tortuoso che può condurre però alla consapevolezza di avere potere su ciò che siamo e su quanto accade intorno a noi. Un potere doloroso che forse non ci aspettavamo e che forse nemmeno volevamo ma che in fondo ci può far sentire nuovamente vivi.

Continua a leggere “Io sono fatto così, non posso cambiare/le persone non possono cambiare/nessuno può cambiare un’altra persona!”

adolescenza · parma · psicoanalisi · psicoterapia · relazione · valentina rodolfi

Domande e risposte!

2 luglio 201729 luglio 2017 Valentina RodolfiLascia un commento

Quali sono le obiezioni che più spesso si sente rivolgere uno psicoterapeuta? Quali sono i dubbi che vorremmo fossero chiariti prima di affidarci a uno specialista?

Benchè sia molto più comune rivolgersi a uno psicoterapeuta ora, di quanto lo fosse solo pochi anni fa, parecchie persone lamentano una scarsa informazione rispetto a questa figura, a tratti ancora avvolta in un fumoso mistero…

In questa sezione proverò a chiarire alcuni aspetti della psicoterapia in termini pratici e comprensibili tentando di rispondere ai dubbi e alle obiezioni più frequenti.

E’ una sezione in continua fase di aggiornamento…se avete qualche domanda da pormi scrivetelo pure nei commenti e sarò felice di rispondervi se potrò!

buona lettura…

  • Io non ho bisogno dello psicologo! Faccio da me!

  • Non ho bisogno di andare in terapia. Se ho bisogno di parlare mi bastano i miei amici/la mia famiglia/il mio compagno/a 

  • Io sono fatto così, non posso cambiare/le persone non possono cambiare/nessuno può cambiare un’altra persona!

depositphotos_4934567-stock-photo-question-marks-background

adolescenza · parma · psicoterapia · valentina rodolfi

Quando rivolgersi a uno Psicoterapeuta per adolescenti?

26 giugno 201730 agosto 2022 Valentina RodolfiLascia un commento

E’ esperienza comune che nel corso della vita ci si trovi a dover affrontare delle situazioni che mettono scompiglio in ciò che fino a quel momento veniva vissuto con routinaria normalità. Pensiamo per esempio a un lutto, alla perdita del lavoro, al vuoto per l’uscita di casa di un figlio ormai adulto…

Molto spesso le persone trovano in loro stesse le risorse per far fronte a questi eventi perturbanti e a ripristinare in tempi relativamente brevi e senza eccessiva fatica un certo status quo. 

Alcuni di questi eventi sono inaspettati e imprevedibili, altri sono assolutamente attesi; tra questi ultimi possiamo collocare l’ingresso nella pubertà di un figlio.

L’Adolescenza (con la A maiuscola), è il tema su cui si concentra il mio interesse e la mia formazione e gli Adolescenti sono coloro a cui il mio intervento è diretto.

Ma che cos’è l’adolescenza? e chi sono gli adolescenti?

Sono domande la cui risposta appare semplice e intuitiva, ma che in realtà, se ben esaminate, comportano tutta una serie di implicazioni complesse che la letteratura psicologica da tempo sta cercando di sviluppare.

Tentare di esaurire in questa sede l’argomento sarebbe di poca utilità ed estremamente riduttivo. Tutti noi abbiamo un’idea personale di cosa sia l’adolescenza, e al di là delle considerazioni accademiche, ogni giorno entriamo in contatto in modo più o meno diretto con i ragazzi che popolano i nostri contesti di vita. Ognuno di noi ha delle idee su cosa significhi essere adolescente, fosse anche per il semplice motivo che l’abbiamo in prima persona vissuta (o la stiamo vivendo).

È possibile anche che la prima cosa che ci venga in mente rispetto a questa fase sia l’estrema difficoltà nel comprenderne le logiche sottostanti.

È abbastanza frequente sentire gli adulti lamentarsi di quanto i ragazzi siano incomprensibili ed enigmatici e dell’estrema fatica di trovare un canale comunicativo efficacie per mettere in contatto generazioni che sembrano distanti anni luce tra loro.

Di certo il tema delle differenze tra generazioni non è una novità, seppur è necessario tenere presente che ogni generazione si configura rispetto a quella che la precede o la segue a suo modo. Lo psichiatra Pietropolli Charmet in questa intervista ne chiarisce alcuni aspetti I genitori e l’adolescenza incomprensibile

In ogni caso qualsiasi genitore con un figlio adolescente potrà confermare la fatica nell’accompagnare il ragazzo attraverso questa fase. L’adolescenza pur essendo un evento atteso e carico di aspettative da parte di tutta la famiglia a volte segna anche il passaggio tra ciò che fino a un momento prima appariva comprensibile e sicuro a ciò che comprensibile e sicuro non è più.

L’adolescenza mette davvero tutti a dura prova. E’ un’epoca di importanti cambiamenti che nella maggior parte dei casi è possibile elaborare e integrare in una nuova idea di sè. 

Può capitare però che qualcosa si inceppi, che non si riesca più a procedere e che tornare indietro sia impossibile. Succede che agli eventi non sia più possibile attribuire un significato, che ci si metta in pericolo, che non si riesca più a stare nè con gli altri nè con se stessi, che si percepisca la relazione con l’altro come una gabbia, che ci si senta inadeguati…

E allora a volte ci si sente persi e che il senso di smarrimento coinvolga tutti, dal ragazzo, alla famiglia, agli insegnanti e agli amici.

Cosa sta capitando? perchè a me? perchè a noi?

Quando ricevo per la prima volta un ragazzo, non di rado capita che il genitore che l’accompagna mi dica “non so cosa gli stia capitando, e allora abbiamo deciso che forse era il caso di parlare con qualcuno”.

Rivolgersi a uno specialista non è un segno di debolezza, ma al contrario il primo passo per riprendere in mano la propria vita. E’ una decisione che può segnare una svolta davvero importante e vantaggiosa per la vita di tutti.

Lavorare con qualcuno perchè ci aiuti a ritrovare dei significati laddove ci sembrava che il senso delle cose fosse perduto è un’esperienza certamente faticosa ma gratificante per il ragazzo, che può arrivare a scoprire che dietro alla propria sofferenza esiste un mondo ricco e pieno di opportunità che prima non era possibile vedere.

adolescenza · parma · psicoterapia

Come lavoro!

26 giugno 201730 agosto 2022 Valentina RodolfiLascia un commento

Molto spesso chi arriva per un primo colloquio porta con sè tutta una serie di credenze e aspettative su quello che si suppone dovrà succedere.

“Mi farà delle domande?”, “Dovrò parlare di cose di cui non voglio?”, “E se non so cosa dire…?”, “Quello che dico verrà riferito ad altri?” ecc ecc sono alcune delle preoccupazioni più frequenti tra i ragazzi che non di rado vivono il primo incontro con lo Psicoterapeuta come una vera e propria tortura, o nel migliore dei casi come un’imposizione e un’invasione nel loro privato.

L’esperienza clinica mi ha insegnato però che tutte queste sono preoccupazioni che, nella maggior parte dei casi, perdono di intensità proprio durante il primo colloquio, e questo avviene per una serie di ragioni importanti che costituiscono le basi metodologiche e operative del mio orientamento clinico e del mio modo di lavorare.

Vediamone alcune:

  • Il lavoro psicologico NON deve in ALCUN CASO essere impostato sulla coercizione. Dimmi quello che vuoi, menti se lo vuoi fare oppure non parlare, è un tuo diritto!
  • Nulla di quello che dirai sarà riferito a terzi, sempre che tu non lo voglia (tranne in quei casi in cui la tua incolumità o quella di altri siano oggettivamente a rischio)
  • Non ci sono cose di te che non siano interessanti! Tutto quello di cui parleremo ci aiuterà a capire chi sei e come sei fatto, dalla musica ai film che guardi, a come ti vesti alle tue materie preferite o quelle che non sopporti proprio…
  • Le domande che ti farò serviranno ad approfondire certi aspetti di te, ma te le farò solo se ce ne sarà bisogno e quando sentiremo che sarà il momento giusto…in ogni caso, come dicevamo prima, è tuo diritto non rispondere!

Ci si potrebbe allora chiedere qual è il compito del terapeuta se APPARENTEMENTE sembra non fare nè volere nulla.

L’obiettivo del terapeuta è quello di capire come sei fatto e renderlo esplicito anche a TE in modo da poter mettere a fuoco quegli aspetti della tua vita che ti fanno soffrire ma ai quali non sai attribuire un significato chiaro.

Lo Psicoterapeuta non ti darà dei consigli (che poi tutti li chiedono ma nessuno li vuole davvero!) ma ti aiuterà a capire meglio te stesso in modo che tu possa prendere in mano la tua vita…scoprirai di avere un potere su di essa e di non essere vittima passiva degli eventi, indipendentemente dalla tua età.

Non sarà sempre facile, ma sarà sempre POSSIBILE scoprire te stesso se lo vorrai!

15875974_238807333196173_8049155895415799808_n

adolescenza · parma · psicoterapia

Psicologo o psicoterapeuta?

24 giugno 201730 agosto 2022 Valentina RodolfiLascia un commento

Prima di tutto è importante rispondere alla domanda che con più frequenza mi si rivolge durante il primo colloquio: “che differenza c’è tra psicologo e psicoterapeuta?”.
E’ in effetti una questione su cui c’è ancora parecchia confusione e quindi è necessario chiarire.
Lo psicologo è un professionista che ha studiato 5 anni, ha svolto un tirocinio professionalizzante della durata di un anno e in fine, avendo superato l’esame di stato è iscritto all’Ordine degli Psicologi della regione di appartenenza.
Lo psicoterapeuta è uno psicologo (che ha quindi concluso lo stesso iter di qui sopra)o eventualmente un medico, che ha conseguito un diploma di specializzazione presso una scuola di specializzazione riconosciuta MIUR ottenendo la qualifica di Psicologo Psicoterapeuta.
La differenza dal punto di vista pratico è che uno psicologo, pur potendo operare nei più svariati campi, può fare valutazioni, diagnosi e supporto psicologico, ma non è abilitato alla psicoterapia che invece si configura come un processo trasformativo per l’individuo.
Quindi uno psicoterapeuta può intervenire per agevolare quei processi che stimolano la conoscenza di sè, la messa a fuoco del particolare disagio che si sta vivendo, e la modificazione di quei meccanismi rigidi e ripetitivi a favore di una maggior flessibilità ed adattabilità dell’individuo nel suo contesto di vita.
Psicologo e Psicoterapeuta hanno lo stesso obiettivo che è quello di promuovere benessere psicologico della persona, ma lo fanno con strumenti diversi lavorando su diversi livelli di complessità.
E’ di estrema importanza rivolgersi al professionista giusto in base alle proprie necessità, ed è altrettanto importante, prima di affidarsi a qualcuno, verificare le sue credenziali.
Il sito dell’Ordine Psicologi Emilia Romagna (o della propria regione di appartenenza) è uno strumento indispensabile per verificare le credenziali del professionista individuato. Ad ogni nominativo corrisponde una scheda personale che riporta il nulla osta all’esercizio della professione, gli ambiti di intervento dichiarati dal professionista, e se esso possieda la qualifica di Psicologo o di Psicologo Psicoterapeuta.

googleed367a230975f9d5.html

DOMANDE E RISPOSTE

  • Io sono fatto così, non posso cambiare/le persone non possono cambiare/nessuno può cambiare un’altra persona!
  • Non ho bisogno di andare in terapia, se ho bisogno di parlare mi bastano gli amici/la famiglia/il mio compagno…
  • Io non ho bisogno dello psicologo! Faccio da me!
  • Speriamo che con lei si apra…
  • E’ un’emergenza…anzi no!

Informazioni di contatto

Via Ferdinando Maestri 4/b, 43121 Parma
per appuntamenti 3498431980

Facebook

Facebook
Follow Dott.ssa Valentina Rodolfi Psicoanalista della relazione on WordPress.com

Social! Seguimi su Facebook e Google+

  • Visualizza il profilo di @PsyRodolfi su Facebook
  • Google+
https://valentinarodolfi.files.wordpress.com/2017/07/beirut-elephant-gun-lyrics1.mp3
Sono presente su Psicologi Italia

https://www.psicologi-italia.it/psicologo/valentina-rodolfi/psi-widget.js?wt=91&wEt=&wA=&wQ=

google-site-verification=9tPqFUaadMn2lGQ8mRTPJEDB2NrDEFyi3v4idNf2vDU

Blog su WordPress.com.
  • Segui Siti che segui
    • Dott.ssa Valentina Rodolfi Psicoanalista della relazione
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Dott.ssa Valentina Rodolfi Psicoanalista della relazione
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...